Progresso, dinamismo, competizione. La bicicletta ha rappresentato per il ‘900 un oggetto del desiderio, simbolo di emancipazione ma anche e soprattutto di rinascita nel secondo dopoguerra: da Alfonsina Strada a grandi campioni come Girardengo, Binda, Guerra, quando il ciclismo diventa sport di massa, fino alla grande rivalità che dagli anni ’30 infiamma il Paese: Bartali e Coppi. È poi il dopoguerra quando, tra cumuli di macerie, riparte anche il Giro d’Italia. E all’Italia bastano due ruote per rialzarsi.